1. Lezione 1

L’allenamento mentale deve essere strutturato in base allo sport e, soprattutto, in base all’atleta e alle sue esigenze: deve cioè essere il più possibile personalizzato. Focalizzare l’attenzione sull’atleta vuol dire prestare attenzione alla sua unicità, al suo modo di porsi nei confronti dello sport che pratica, ai suoi obiettivi, alle sue risposte emotive, alla sua realizzazione personale, alla sua motivazione intrinseca.

• Che cosa significa allenare le potenzialità personali dell’atleta?
• Quali ricadute hanno questi allenamenti nel rapporto allenatore/atleta?

Ci confronteremo sulla metodologia del coaching umanistico e sull’allenamento delle potenzialità personali che permettono all’atleta una più consapevole e flessibile modalità di lettura di sé e della situazione sportiva. Costruiremo poi assieme possibili “giochi” volti ad allenare le potenzialità dei giovani atleti.

1. Lezione 2

• Come posso riconoscere le potenzialità dei miei atleti?
• Quali sono le mie personali potenzialità?
• Quali potenzialità devo maggiormente allenare per il mio ruolo di allenatore?
• Che caratteristiche deve avere la leadership dell’allenatore?

1. Lezione 3

Allenare le potenzialità dell’atleta e curare la relazione tra allenatore, coach e atleta, sono due aspetti che in qualche modo si collegano al concetto di autoefficacia e di motivazione intrinseca. Ma come?

• In quali fonti l’allenatore e il coach possono intervenire per allenare l’autoefficacia dell’atleta?
• Quanto importante è allenare tali aspetti?

1. Lezione 4

Per vincere ci vuole una preparazione fisica e tecnica d’eccellenza, la passione che scalda il cuore e permette di superare ogni difficoltà, le potenzialità personali espresse e gratificate ed infine una mente allenata e invasa da pensieri positivi.

Analizzeremo e sperimenteremo tre strumenti, rilassamento, visualizzazioni e self talk, per allenare le abilità mentali di base dell’atleta, migliorando la concentrazione e aiutandolo a rimanere nel momento presente.